La 74ª Giornata Mondiale per la Sicurezza sul Lavoro, celebrata ieri, offre un’importante occasione per riflettere sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro a livello globale. Ogni anno, milioni di lavoratori subiscono infortuni o perdono la vita a causa di incidenti sul lavoro, malattie professionali e altre condizioni legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nonostante gli sforzi delle istituzioni, dei sindacati e delle imprese, il numero di incidenti gravi e mortali non mostra segni di una significativa diminuzione, anzi in alcuni settori è in aumento. Questa situazione richiede un’analisi approfondita delle cause, delle mancanze normative e delle soluzioni praticabili che potrebbero finalmente portare a un cambiamento tangibile.
La Persistenza del Problema: Dati e Statistiche
Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), ogni anno nel mondo si verificano circa 2,3 milioni di decessi legati al lavoro. Questi decessi includono incidenti mortali e malattie professionali che derivano dalle condizioni lavorative. Se consideriamo solo gli incidenti, parliamo di circa 340.000 morti ogni anno, una cifra che indica chiaramente che il problema della sicurezza sul lavoro è ancora molto lontano dall’essere risolto.
In Italia, i dati forniti dall’INAIL confermano una tendenza preoccupante. Nel 2023, sono stati denunciati più di 550.000 infortuni, di cui oltre 1.400 con esito mortale. Questi numeri, nonostante una leggera flessione rispetto agli anni precedenti, sono ancora inaccettabili, soprattutto in un contesto in cui le tecnologie di prevenzione sono sempre più avanzate e accessibili.
Le Cause dei Problemi di Sicurezza sul Lavoro
Le cause alla base di questa problematica complessa sono molteplici. In primo luogo, l’errata valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro è un fattore determinante. Spesso, le aziende non investono sufficientemente nella formazione dei lavoratori in materia di sicurezza, oppure non rispettano le normative vigenti. La mancanza di cultura della sicurezza è un aspetto critico che spesso viene trascurato, soprattutto nelle piccole e medie imprese, dove le risorse destinate a tali programmi sono limitate.
Un’altra causa di questa situazione è l’evoluzione del mondo del lavoro. Con l’introduzione di nuove tecnologie, come la robotica avanzata e l’intelligenza artificiale, sono sorti nuovi tipi di rischi. I lavoratori, in molti casi, non sono adeguatamente preparati a gestire queste nuove realtà, e le normative stentano a tenere il passo con le innovazioni.
Inoltre, vi sono differenze notevoli a livello di sicurezza tra i vari settori lavorativi. Settori come l’edilizia, l’agricoltura e i trasporti continuano a registrare un elevato numero di incidenti, dovuto alla natura intrinsecamente rischiosa delle attività svolte. Questi comparti sono spesso caratterizzati da lavori manuali e l’uso di attrezzature pesanti, e il rischio di incidenti gravi è sempre dietro l’angolo.
La Responsabilità delle Istituzioni e delle Imprese
Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, vi sono delle criticità evidenti nell’applicazione e nel monitoraggio delle normative esistenti. Le leggi, in molti Paesi, sono obsolete o non sufficientemente severe, e le ispezioni sul lavoro sono spesso inadeguate o insufficienti. Questo è particolarmente vero nelle aree del mondo in cui il lavoro informale è diffuso e in cui le normative di sicurezza sono deboli o inesistenti.
In Italia, ad esempio, il Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro (D.Lgs. 81/2008) rappresenta un ottimo strumento legislativo, ma la sua applicazione risente di vari fattori, tra cui la carenza di risorse per le ispezioni e la lentezza burocratica. Molte aziende, soprattutto quelle più piccole, non riescono a tenere il passo con gli adempimenti richiesti, e questo contribuisce ad aumentare il rischio di incidenti.
Dal lato delle imprese, vi è spesso una mancanza di attenzione alla sicurezza sul lavoro, specialmente quando si parla di riduzione dei costi. Laddove si cerca di massimizzare i profitti, le spese per la sicurezza vengono considerate secondarie. Questo è un errore grave, poiché non solo espone i lavoratori a rischi inutili, ma ha anche un impatto negativo a lungo termine sulle stesse aziende, che devono far fronte a costi legati agli incidenti, come risarcimenti, danni all’immagine e perdita di produttività.
La Cultura della Sicurezza: Un Aspetto Fondamentale
Un elemento essenziale per migliorare
Raffaele Tovino