IL CONTRATTO DI RIOCCUPAZIONE INTRODOTTO DAL DECRETO SOSTEGNI BIS
Il Decreto Sostegni bis prevede la possibilità per le aziende di assumere, dal 1° luglio al 31 ottobre 2021, mediante Contratto di Rioccupazione
Al fine di consentire la ripresa economica del Paese, il Governo, con l’adozione del Decreto Sostegni bis ha introdotto sgravi sui costi fissi, e misure per incentivare il mercato del lavoro, tra cui il cd. Contratto di rioccupazione, ovvero un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Si tratta di una misura applicata in via sperimentale, a cui le imprese potranno accedere dal 1° luglio al 31 ottobre 2021, che prevede una primo periodo di formazione, della durata di 6 mesi, seguito dalla successiva assunzione del dipendente a tempo indeterminato, durante i quali viene garantito alle aziende uno sgravio contributivo del 100%.
L’introduzione di tale tipologia di contratto risponde all’esigenza di arginare le prevedibili nefaste conseguenze che seguiranno al blocco dei licenziamenti, per ora ulteriormente prorogato, per dare respiro ai lavoratori che nel mentre percepiranno la cassa integrazione, nonostante resti salva infatti la possibilità di licenziare il lavoratore in caso di fallimento dell’attività, o di raggiungimento di un accordo con le organizzazioni sindacali.
La misura è destinata in particolar modo, al ricollocamento di soggetti disoccupati, ovvero che abbiano involontariamente perso il lavoro nei mesi scorsi a causa della pandemia, e di donne e giovani, ovvero dei soggetti maggiormente penalizzati dalla crisi economica acuita dalla pandemia.
Tre sono gli elementi di novità che connotano tale tipologia di contratto:
1) l’attenzione riservata alla formazione in azienda , finalizzata a garantire l’effettiva acquisizione al lavoratore delle competenze necessarie per poter restare nella stessa;
2) l’assenza di limiti di età, pertanto anche l’assunzione di over 35 dà diritto alla concessione di sgravi fiscali;
3) perdita dello sgravio contributivo e fiscale nel caso in cui l’azienda decida di optare per il licenziamento.
In ordine all’ultimo punto va sottolineata la portata innovativa della stesso: in caso di licenziamento l’azienda non solo perde gli sgravi contributivi e fiscali di cui ha goduto durante i 6 mesi di assunzione del dipendente, ma è anche tenuta al pagamento di quanto risparmiato durante tale periodo.
Infine, un cenno al cd. Contratto di Solidarietà, ed al Contratto di Espansione, introdotti sempre dal Decreto Sostegni Bis.
Contratto di Solidarietà: prevede la riduzione del numero di ore lavorate, con conseguente diminuzione dello stipendio nella misura del 70%, condizione che potrebbe scongiurare licenziamenti collettivi, e preservare il posto di lavoro di tutti i dipendenti.
Contratto di Espansione: (per le aziende con almeno 250 dipendenti), prevede l’esodo anticipato dei lavoratori che decidono di andare in pensione, favorendo un ricambio generazionale, e dunque nuove assunzioni.









